PRINCIPIO DI MISURAZIONE
Nella metodica TRF (Time Resolved Fluorescence – Fluorescenza a Risoluzione Temporale), la sorgente luminosa non emette una radiazione luminosa continua ma, bensì, impulsi di luce brevi ed intensi (rettangolo rosso). Presentando una certa inerzia, il cromogeno (chelati dell’europio) continua ad emettere brevemente fluorescenza anche dopo l’impulso luminoso (linea nera in figura) e qualsiasi fluorescenza di fondo (area verde in figura). Il sistema rileva esclusivamente la fluorescenza residua tra un dato impulso luminoso e quello successivo (area gialla in figura) dove non siano presenti né luce diretta emessa dalla sorgente né quella generata dalla radiazione di fondo.
L’innovativa cartuccia “all-in-one” monouso si basa su un’architettura di tipo “lab-on-cartridge”: contiene, infatti, tutti i reagenti necessari a dar luogo alla reazione chimica garantendo, così, la completa automazione del test.